martedì 11 marzo 2014

Carnevalone liberato 2014

Domenica 9 marzo, la prima domenica di quaresima, in quel di Poggio Mirteto (Ri) si celebra il Carnevalone liberato, ovvero la festa di liberazione dallo stato pontificio. Trattasi di una festa di piazza, comprensiva di stand per la vendita di cibi-e-vini a basso costo e mini-palchi allestiti per la musica dal vivo. Quasi tutti indossano maschere: lo spirito anti-clericale impone un carnevale di tutto rispetto proprio nel periodo in cui, secondo santa madre chiesa, si dovrebbe digiunare e far penitenza.

Ovviamente le premesse per far nascere il mio interesse ci sono tutte.
Non che io sia una fan delle feste di piazza o del carnevale (forse anni fa... eh signora mia, s'invecchia...), ma lo spirito goliardico quello si', e' cosa che mi appartiene, dunque mi armo di buona volonta' e vado a vedere quest'attrazione del centritalia di cui fino a poco fa ignoravo perfino l'esistenza.

La piazza e' gremita oltremodo, fatico molto a muovermi tra la folla; le persone con cui mi accompagno (un amico e suoi amici) sono visibilmente piu' a loro agio di me: cerco di mescolarmi ma non credo mi riesca molto bene. Un po' trovo difficile sentirmi a mio agio in mezzo alle situazioni caotiche, un po' la mia timidezza (in tanti non ci crederebbero ma e' vero: sono spaventosamente timida!, e' solo che lo maschero bene...) non aiuta. Piu' che altro mi guardo intorno, forse un po' disorientata, sicuramente incuriosita, a tratti divertita anche se non propriamente partecipe.

Infondo alla piazza una gigantesca napoletana di cartapesta, i faccioni di Berlusconi e Renzi alle due estremita', viene periodicamente fatta girare: mi avvicino e leggo la scritta "napolitana". Fosse solo questo, penso io, e inizio a infastidirmi debolmente: ma com'e' possibile che si stia ancora qui a discutere di Berlusconi? perche' la "sinistra di piazza" (no, non quella sedicente che sta in parlamento, che tutto e' fuorche' sinistra) non vede la scure sopra la propria testa? Sono davvero tutti cosi' addormentati?

Piu' avanti nella giornata mi fermo con il mio amico e i suoi amici a sentire il solito-gruppo-folk-da-festa-di-piazza, quello che proprio non puo' mancare in situazioni come questa.
E anche li': cantano "bella ciao" e subito dopo (o prima, non ricordo) "e Berlusconi lo vogliamo si', ma per appenderlo per i co****ni". Tutti che ridono, tutti che applaudono e inneggiano. La mia irritazione si accresce via e piu'. Mi tiene a galla un pensiero, un ricordo: Giolindo (lui si', uomo con una cultura e una sensibilita' paragonabili a pochi) che gridava a squarciagola

E tutti sono onesti
E tutti sono pari
E tutti hanno le palle
Democratico-popolari!

Ecco, si', li vedo, sono loro che ballano in piazza pensando di andar contro il potere. Li vedo e ho pieta' per loro, li vedo e non posso fare niente.

A sera, quando ormai e' buio, bruceranno la "napolitana" come simbolo di lotta al potere: un'amarezza profonda mi pervade.

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