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Parte una chitarrina leggera con un ritmo swing, la segue presto una voce sgraziata e un po' nasale, ti rilassi e lasci scorrere; di certo da questo inizio non ti aspetti nulla di tutto quello che verra', ti colpira' in faccia, ti lascera' stordito e ti fara' venire un unico irresistibile desiderio: quello di riascoltare tutto da capo, ancora e ancora.
A voler riassumere questo album direi che si tratta di una specie di blues postmoderno: batteria, basso, chitarra per lo piu' leggera (ma quando impazzisce lo fa davvero, come hanno imparato a fare i nuovi jazzisti, quelli che hanno sentito Glenn Branca e i suoi figli prediletti), voce un po' sgradevole ma forse proprio per questo drammaticamente bella.
Registrato live in studio con abbondanti dosi di improvvisazione, dannatamente ipnotico, a tratti dolorosamente malinconico, a tratti rilassato e rilassante, a tratti sereno, a tratti caldo come solo un blues puo' essere, a tratti scherzoso e ironico, rude, istintivo, intenso.
La voce sgraziata di Brinks (gia' André Hermann Düne) ti piglia e ti rivolta come un calzino, gli Wave Pictures lo completano alla perfezione; la chitarra poi, quella, lascia letteralmente senza fiato: colpisce, sferza, accarezza, culla, frusta, scalda, ammalia, dilaga... a seguirla dalla prima all'ultima nota ci si puo' perdere: io mi ci sono persa, ritrovata e persa di nuovo.
Dai bassifondi centramericani alle spiagge hawaiane, dal sole appiccicoso dell'India al grigiofumo di Londra; chiudi gli occhi e ti lasci trasportare per mano da questi pazzi beoni in un viaggio allucinato e surreale.
Sicuramente e' una delle cose migliori che siano arrivate alle mie orecchie quest'anno.
Lista delle tracce:
Registrato live in studio con abbondanti dosi di improvvisazione, dannatamente ipnotico, a tratti dolorosamente malinconico, a tratti rilassato e rilassante, a tratti sereno, a tratti caldo come solo un blues puo' essere, a tratti scherzoso e ironico, rude, istintivo, intenso.
La voce sgraziata di Brinks (gia' André Hermann Düne) ti piglia e ti rivolta come un calzino, gli Wave Pictures lo completano alla perfezione; la chitarra poi, quella, lascia letteralmente senza fiato: colpisce, sferza, accarezza, culla, frusta, scalda, ammalia, dilaga... a seguirla dalla prima all'ultima nota ci si puo' perdere: io mi ci sono persa, ritrovata e persa di nuovo.
Dai bassifondi centramericani alle spiagge hawaiane, dal sole appiccicoso dell'India al grigiofumo di Londra; chiudi gli occhi e ti lasci trasportare per mano da questi pazzi beoni in un viaggio allucinato e surreale.
Sicuramente e' una delle cose migliori che siano arrivate alle mie orecchie quest'anno.
Lista delle tracce:
One minute of darkness
I wanted you
Time for me
Spinola Bay
Blues about Krishna's latest avatar
Max in the elevator
Parking lots
No goodbyes
Not to kiss you
I wanted you
Time for me
Spinola Bay
Blues about Krishna's latest avatar
Max in the elevator
Parking lots
No goodbyes
Not to kiss you
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