sabato 12 luglio 2014

Stanley Brinks and The Wave Pictures - Gin [2014]

Sfondo marroncino, il disegno "a pastello" di una specie di bottiglia verde, il nome della band e il titolo dell'album in rosso: il primo in alto a sinistra, in piccolo, il secondo in un "buco" nel disegno della bottiglia in modo da sembrare un'etichetta. Il tutto ha un aspetto estremamente grezzo.

Play.

Parte una chitarrina leggera con un ritmo swing, la segue presto una voce sgraziata e un po' nasale, ti rilassi e lasci scorrere; di certo da questo inizio non ti aspetti nulla di tutto quello che verra', ti colpira' in faccia, ti lascera' stordito e ti fara' venire un unico irresistibile desiderio: quello di riascoltare tutto da capo, ancora e ancora.

A voler riassumere questo album direi che si tratta di una specie di blues postmoderno: batteria, basso, chitarra per lo piu' leggera (ma quando impazzisce lo fa davvero, come hanno imparato a fare i nuovi jazzisti, quelli che hanno sentito Glenn Branca e i suoi figli prediletti), voce un po' sgradevole ma forse proprio per questo drammaticamente bella.

Registrato live in studio con abbondanti dosi di improvvisazione, dannatamente ipnotico, a tratti dolorosamente malinconico, a tratti rilassato e rilassante, a tratti sereno, a tratti caldo come solo un blues puo' essere, a tratti scherzoso e ironico, rude, istintivo, intenso.

La voce sgraziata di Brinks (gia' André Hermann Düne) ti piglia e ti rivolta come un calzino, gli Wave Pictures lo completano alla perfezione; la chitarra poi, quella, lascia letteralmente senza fiato: colpisce, sferza, accarezza, culla, frusta, scalda, ammalia, dilaga... a seguirla dalla prima all'ultima nota ci si puo' perdere: io mi ci sono persa, ritrovata e persa di nuovo.

Dai bassifondi centramericani alle spiagge hawaiane, dal sole appiccicoso dell'India al grigiofumo di Londra; chiudi gli occhi e ti lasci trasportare per mano da questi pazzi beoni in un viaggio allucinato e surreale.

Sicuramente e' una delle cose migliori che siano arrivate alle mie orecchie quest'anno.

Lista delle tracce:

One minute of darkness
I wanted you
Time for me
Spinola Bay
Blues about Krishna's latest avatar
Max in the elevator
Parking lots
No goodbyes
Not to kiss you

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