giovedì 17 aprile 2014

1984

Ci siamo dentro e non ce ne rendiamo conto.

Da qualche tempo i miei principali lettori sono in Russia, verosimilmente per via della recensione di Affinita' e divergenze: immagino l'esistenza di un programma che cerchi parole chiave, si faccia un giro cercando altre parole chiave e se "legge" qualcosa di "pericoloso" (non che una macchina sappia "leggere" come intendiamo noi, che possa "capire il contesto", ma le si puo' insegnare che certe combinazioni di parole vanno associate a qualcos'altro) lo segala a un umano che, eventualmente interviene. Tempo fa avevo lettori tedeschi, poi c'e' stato il periodo degli statunitensi, ora sono i russi: aspetto i coreani al varco: loro non li ho ancora mai visti.

Ovviamente non ho paura di niente, che vengano a vedere chi sono, vengano anche a casa se vogliono, non ho niente da nascondere. Pero' lascia una sensazione sgradevole.

sabato 5 aprile 2014

Latte e i suoi derivati @ Auditorium Conciliazione - Roma

4 aprile 2014

Sentire i LSD all'auditorium di via della Conciliazione... chi l'avrebbe mai detto? Eppure eccoci qui, a ridere e ballare seduti sulle poltroncine di velluto, a ricordarci di quando eravamo piccoli.

Vado con un amico e collega milanese, un pianista vero, diplomato, che si diletta con i Beatles, il progressive e il rock in generale: suoniamo insieme con cadenza possibilmente settimanale, improvvisiamo per due ore con un altro amico e collega, chitarrista, bravo anche lui, spirito funky con scivolate metal: io sono quella rozza, l'anima blues e (post) punk, ma questa e' un'altra storia, e si dovra' raccontare un'altra volta.
Da quando l'amico milanese si e' trasferito a Roma cerco di trasmettergli qualcosa dell'identita' linguistico-culturale della capitale e i LSD ne sono inevitabilmente parte: come non approfittare, dunque, della ghiotta occasione?

Ho preso i biglietti troppo tardi (ahime') percio' siamo molto in alto; lo sguardo sulla sala, comunque, e' forse ancora piu' interessante: siamo, come spesso accade a quanto pare, al di sotto dell'eta' media.
Siamo tutti invecchiati, anche loro. Lillo ha un vuoto di memoria su "Una pagnotta e un sogno in tasca": se subito dopo avessero fatto "Amnesy international" sarebbe stato fantastico, ma evidentemente non era preparato... il che non lo ha reso comunque meno esilarante: sono fortunati, fa parte del gioco, e' bello per quello.
Fa un po' male (ma e' inevitabile) rendersi conto che "Otto il passerotto", ovviamente nel finale, viene fatta perche' si deve, quindi con poca voglia e poca verve. Meglio, molto meglio, "Ginoska" (chissa' perche').
E per il resto... beh, tutto quello che ci si aspetta, con una menzione d'onore a "La storia di Lhyrlo", "La ballata del T9" e "Occhi di luna".
A un certo punto fanno una cosa che proprio non mi aspettavo: "Figlio mio 2", ovvero la musica di "Figlio mio", ma con il testo ammodernato per far fronte alle differenze di costume, all'evoluzione dei luoghi comuni (in questa nuova versione si parla ad esempio del fatto che "ormai si fa tutto via internet"); il ritornello non viene sfiorato, il che (oltre a dare un senso di 'benessere' ai fan che sono ammutoliti nel sentire un testo diverso) ha a sua volta un gusto comico e nel finale c'e' una deliziosa nota di colore: "e' sempre quello che ho scritto tempo fa...". Greg ha un leggio davanti per evitare di sbagliare: come non capirlo? E' strano sentire un testo diverso su una canzone che conosci e ami: il nuovo testo e' bello, ma al vecchio semplicemente ci si e' affezionati! C'e' una parte di me (ebbene si', lo ammetto) che non riesce davvero a mandarlo giu', forse perche' sono semplicemente abituata al suono di quelle parole, o forse anche perche' la metrica non mi convince del tutto: infondo anche delle due "Don't cry" ce n'e' una che 'suona' meglio dell'altra.

In conclusione un bello spettacolo, i musicisti sono tutti decisamente in forma smagliante, gli arrangiamenti un po' modificati sono gustosi e la sensazione di essere "tornati a casa" e' appagante per tutti: immagino anche per loro.

E ora mi domando: come si fa a spiegare i LSD o un loro concerto a un non-romano?, come si fa a raccontarlo senza sembrare ridicoli? Un non-romano che pensi di sapere chi sono Lillo e Greg e' senz'altro fuori strada. Andava visto, bisogna provare per capire: l'amico milanese inizia a capire. Quest'anno festeggiano il ventiduennale, fa una discreta impressione.

Chiedo a chiunque passi di qui di ascoltare "22 celebri motivi... per sognare": procuratevelo in qualche modo!, non credo che a loro dispiaccia l'esistenza di torrent...