"Tutto cio' che crediamo di vedere e' colorato dalle percezioni che abbiamo appreso dagli altri. Quanto impariamo a guardare davvero il mondo intorno a noi, senza questi percezioni apprese, riconosciamo che tutto e' Uno, e non ci sono distinzioni o differenze tra le persone o gli oggetti. Tutto procede dall'Unica Mente, e tutto cio' che un individuo prova non e' che una parte di qull'Unica Mente.
Le persone si sentono cosi' tanto a loro agio con le delusioni dei loro sogni che non hanno voglia di lasciarle andare, e vi si aggrappano con forza quando sono minacciate.
Ma l'universo non ha "buio" ne' "luce", ne' "vita" e ne' "morte": ha solo se' stesso, cosi' com'e', senza etichette.
Le persone tendono ad etichettare le cose, e non appena lo fanno sostengono di aver capito cio' che quelle cose sono e cosa significano, ma le cose che si etichettano non sono mai cio' che si pensa che siano.
Uno puo' pensare di aver ragione nelle proprie etichette, poi magari trova anche altre persone che sono d'accordo con tali etichette e la conseguente visione del mondo: cio' pero' non significa che quelle etichette sono corrette.
Quando una persona si e' risvegliata dalla delusione e dall'auto-soddisfazione, allora puo' riconoscere l'Unica Mente e il fatto che tutte le cose sono una.
Gli esseri umani sono qui, in questo mondo, per raggiungere questo risultato, perche' e' solo qui che si devono affrontare cosi' tante tentazioni da rischiare di essere condotti sulla strada sbagliata, e cosi' la lucentezza dell'illuminazione brilla ancor piu' chiaramente quando e' riconosciuta."
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