lunedì 23 giugno 2014

Rolling Stones @ Circo Massimo - Roma

22 giugno 2014

Ci sono cose che bisognerebbe aver fatto prima di morire: assistere a un concerto degli Stones e' una di queste.

Preambolo.
Domenica scorsa ero a pranzo da mio padre: scroccavo un pasto e un passaggio a Ciampino in un colpo solo. ("Ehi, che c'entra?, stavamo parlando degli Stones!" ...calma, calma, la volete la storia?).
A un certo punto, senza nascondere il suo disappunto, mi dice di dover partire per lavoro tra giovedi' e lunedi' "...e avevo due biglietti per i Rolling Stones che mi aveva regalato un paziente... Tua sorella dice che ha da fare e non le interessa poi cosi' tanto: tu li vuoi?, senno' li regalo a..." ovviamente non gli lascio neanche finire la frase. Entro cosi' in possesso dei due prestigiosissimi rettangoli rossi.

Poi appunto, quel giorno dovevo partire, percio' la cosa e' passata in secondo piano fino ad oggi quando ho mandato un messaggio ai miei amici piu' cari: "ho due biglietti per stasera e non ce la faccio a scegliere tra uno di voi... scannatevi pure!". Vado con la prima che si fa avanti.

Arriviamo poco dopo le otto, e' il tramonto, il cielo di Roma ci regala un sorriso, il Circo Massimo gronda di persone: bisogna avere un'idea delle dimensioni del posto per capire quanta gente ci sia...


John Mayer sta gia' suonando: peccato averne perso un pezzo.
Ci sediamo sul prato a chiacchierare, a gustarci la serata, a bestemmiare le zanzare (lei!, io non sono una preda tipicamente apprezzata mentre lei si': di solito mi funge da antizanzare umano...). Il ragazzo fa davvero un bel blues, va detto. Ci guardiamo intorno e ci rendiamo conto di una cosa sorprendente: siamo nell'eta' media, ed e' per me un evento talmente raro che mi commuovo. Ci sono personaggi che potrebbero essere mio padre, vero, ma ci sono anche i ventenni: se e' per questo ci sono anche i bambini, ok, ma loro ci sono perche' sono venuti con i genitori (che quindi hanno al massimo dieci anni piu' di me, forse meno...). Forse solo gli inventori del Rock&Roll possono vantare un pubblico cosi' eterogeneo.

In tutto questo Mayer smette di suonare, saluta e se ne va, il sole si va a nascondere dietro il Tevere, scende la notte.

Appena prima delle dieci le casse tacciono e le luci si spengono. Segue un lunghissimo istante di silenzio assoluto e poi un boato: sugli schermi partono immagini psichedeliche rosso fuoco, poi un tonfo. Altro boato della folla e parte "Jumpin' Jack Flash". Cosi'.
"Ciao Roma! Ciao Italia!" grida Mick alla fine del brano, visibilmente entusiasta di essere a Roma, a suonare in un posto millenario (e lui, loro, sono altrettanto millenari in un certo senso...). Seguono in rapida successione "Let's spend the night together", "It's only rock&roll (but I like it)", "Tumbling dice", "Streets of love", "Doom and gloom": la mia mente fa un'associazione immediata.
"E' qualche tempo che facciamo sta cosa del brano a richiesta via web: questa volta ha vinto "Respectable" quindi eccovela qui" dice Jagger e invita John Mayer a salire sul palco e a suonare con loro: il pubblico e' in delirio. E poi ancora "Out of control" e "Honky Tonk Women": ho perso il conto di quante camiciole abbia cambiato fin'ora, il tutto con un'energia incredibile.
Jagger presenta la band, prima le comparse, in inglese, poi la band vera e propria, rigorosamente in italiano: "Alla chitarra Ronnie Wooooood"; boato. "Alla batteria Charlie Roberrrrrrrto Waaaaatts"; occhei, si e' lasciato prendere la mano. "Alla chitarra... mister... Keith... Richaaaaaaaards"; il Circo Massimo esplode.
Jagger lascia il microfono a mister Keith che ci suona "You got the silver". Pausa-bombola-d'ossigino dira' qualcuno particolarmente generoso, pausa-sniffatina dira' qualcun altro piu' realisticamente (essi', ma gli altri la sniffatina quando la fanno?, penso io in uno slancio di altruismo).
Mick rientra e ci spara "Can't be seen"; corre, salta, balla, aizza il pubblico come non mai (si', decisamente pausa sniffatina!).
"L'italia vincera' la coppa del mondo" dice in italiano "buona fortuna per martedi': penso vincera' due a uno!"; qualcuno applaude, qualcun altro si irrigidisce: enno' Mick, 'ste cose non si dicono...
Il finale e' un delirio di bombe a mano del Rock&Roll: "Midnight rambler", "Miss you", "Gimme shelter" (duettata con la corista, fa venire i brividi), "Star me up" e una clamorosa "Sympathy for the devil".

Pausa.
La mia amica che commenta "Mio padre ha l'eta' loro, c'ha la prostata, a st'ora avrebbe gia' dovuto essere andato in bagno piu' volte...". Ehggia', i LSD hanno proprio ragione.
Qualcuno pensa che sia finito tutto e si avvia verso le uscite: ma come si puo'?, ti pare? Ovviamente rientrano dopo neanche cinque minuti: pausa pipi', sniffatina e via, si riparte a razzo: "Brown sugar", "You can't always get what you want" e l'immancabile chiusura con "Satisfaction", con una coda chilometrica di puro Rock&Roll e fuochi d'artificio rossi e bianchi che esplodono sull'ultima pennata di Richards.

E' evidente che Darwin non era un cretino: la selezione naturale esiste e comporta che qualcuno possa ritrovarsi a oltre settant'anni, dopo (durante) una vita di eccessi, a saltare come un ventenne. Loro possono.

2 commenti:

  1. Ha, ha! Spassosissima!
    Nonostante adori gli Stones a vederli dal vivo ci andrei solo se anche a me regalassero i biglietti.
    Prima di tutto perchè non hanno mai avuto prezzi particolarmente pop, secondo perchè è da almeno la metà degli anni '90 che sono la caricatura dei Rolling Stones, quelli veri; forse son stato generoso, concedendogli anche un ventennio di bonus, merito di dischi come Voodoo Lounge o Bridges to Babylon (soprattutto) che all'epoca mi erano piaciuti molto. Tutto sommato per tutti gli anni '80 e buona parte dei '70 hanno sfornato una serie imbarazzante di ciofeche discografiche da competizione, ma questo la gente sembra ignorarlo, o forse manco lo sà perchè quei dischi mai li ha sentiti; del resto dal vivo anche loro ripropongono sempre lo stesso greatest hits stendendo un velo pietoso su quelle decadi.
    Non sopporto chi dice che i Pink siano finiti con l'uscita di Barrett e gli Stones con la morte di Brian, ma se è vero che i primi hanno continuato ancora per molti anni a fare musica di altissimo livello, per quel che mi riguarda non si può dire lo stesso degli altri. La gente sembra sempre più stupita dalla loro età che dalla qualità di ciò che suonano. Peccato che anche i pezzi più famosi sono ormai irriconoscibili, suonati con superficialità e svogliatezza, ad una velocità ridicola, con Mick che è ormai diventato un rapper della West Coast: tanto li si perdona tutto, si azzera il giudizio critico perchè loro sono i ROLLING STONES! Boh, trovo sia un atteggiamento controproducente e odioso. Si potrebbe obiettare che non hanno più nulla da dimostrare, ma allora perchè ancora concerti? Perchè ste baracconate che non aggiungono nessun valore artistico a ciò che gli si riconosce han fatto di buono? Mi rendo conto che è fantascienza, ma se con un po' di umiltà smettessero di fare i Rolling Stones e tornassero ad essere dei musicisti di talento quali sicuramente sono ancora in grado di essere, allora sarebbero a mio avviso più credibili e uno andrebbe a vederli suonare dal vivo non solo per il nome che si portano dietro o perchè son quelli che hanno scritto Satisfaction, ma per la qualità e la genuinità di ciò che ancora saprebbero sfornare.
    Detto questo godrei come un animale a sentir Keith cantare (che capolavori sono pezzi cone Thru and Thru, Thief in the night e soprattutto Losing My Touch) e darei un dito della mano destra per sentire almeno una volta dal vivo Gimme Shelter. In ogni caso, hai fatto bene ad andare: ti sei guadagnata, una volta morta, il tuo diritto ad un posto nell'inferno immortale del Rock'n'Roll!

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  2. occhei, scannatemi: io non "adoro" gli Stones...

    mi piacciono, e' fuori discussione (dall'adorazione allo sdegno passano talmente tante scale che non ha senso parlarne) ma di certo non li porto nel cuore.
    Il mio papa' mi ha cresciuta a pane e McCartney (salvo poi diseredarmi quando ha capito che sono piu' vicina a Lennon) e per conseguenza gli Stones in casa giravano poco.
    Neanche lui avrebbe mai comprato il biglietto, figurarsi io, ma come si fa a non andare a vedere un dinosauro, specie se in via di estinsione, specie se gratis?

    Cosa si puo' dire di loro con queste premesse?
    Hanno capito un'epoca (quella in cui erano ventenni) e se ne sono fatti portavoce: da allora hanno fatto ballare tutto il mondo, forse perche' il mondo non e' andato poi cosi' tanto avanti.

    E poi... ma poi cosa?, cosa puo' avere di nuovo da aggiungere un adulto che vuole continuare a fare il ragazzo?
    La musica che ho sentito ieri sera (e che hanno suonato negli ultimi quaranta anni) e' la musica di un eterno adolescente: e' ovvio che non possa aggiungere niente di nuovo al mondo, questa cosa non puo' stupirmi.

    Cio' detto, appunto, era inevitabile essere li' avendo la possibilita' di farlo gratuitamente!
    Inoltre ora potro' dire ai miei nipotini (se mai ne avro') che "una volta ho visto una formichina colorata che correva su e giu' sopra un palco: era Mick Jagger!"

    ...mica e' da tutti!

    Per finire ho la sensazione (a giudicare dall'esibizione) che ieri sera anche loro si siano divertiti parecchio: del resto anche suonare su un palco al Circo Massimo non e' proprio una cosa che ti capita tutti i giorni... ;)









    eppoi ci tengo al mio posto nel girone dei rockettari doc! :D

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