Inauguro oggi la rubrica "Condominio" in cui si cerca di analizzare gli aspetti e le dinamiche sociali di un agglomerato eterogeneo di persone che vivono a poca distanza tra loro secondo un insieme di leggi stabilite piu' o meno di comune accordo; l'intento e' quello di studiare tali aspetti su scala ridotta per poi tentare di estenderli a scala piu' ampia (una citta'?, una regione?, uno stato?, un continente?, questo pianeta?).
Innanzitutto penso sia necessario descrivere alcuni "tipi umani" e vorrei cominciare da uno dei primi con cui sono entrata in contatto quando mi sono trasferita, ovvero "La vecchina dell'Euro".
La vecchina dell'Euro e' (come il nome lascia presagire) una signora anziana, piccola, ingobbita dagli anni e dalle fatiche della vita. La si incontra per le scale mentre arranca in su o in giu' appoggiandosi con veemenza al corrimano per muovere ogni passo; le offri aiuto (un braccio cui appoggiarsi, una mano per portare una busta della spesa) e lei fiera e orgogliosa ti guarda dall'alto in basso e risponde "No, grazie, figurati, ce la faccio", muovendo un altro passo incerto lungo la scala a riprova della sua indipendenza. Poi abbassa la voce, si avvicina con fare complice e domanda "Che c'hai un Euro?". Ed eccola li', la sua fierezza, che in un lampo e' svanita.
Le prime volte rispondi di si', cerchi in tasca o nel portafogli, tiri fuori la moneta pesante e gliela porgi con un sorriso misto di pieta' e comprensione; lei sorride di rimando, ringrazia e aggiunge "Oh, non dirlo a nessuno, mi raccomando", e tu li' a immaginare l'imbarazzo di una signora anziana che non ha i soldi per comprare il pane e ne chiede a te, nuovo arrivato, perfetto sconosciuto (l'interazione e' cominciata con la domanda "Tu chi sei?" e l'immancabile risposta "Mi sono appena trasferita, abito all'ultimo piano", anche se e' la seconda o terza volta che accade: l'eta' spesso ha di questi tristi effetti collaterali).
Col passare del tempo ti accorgi che la domanda "Tu chi sei?" non viene piu' riproposta e lo prendi come il segno definitivo che e' tutto vero, che quella e' casa tua e che sei riconosciuto e accettato.
Al contrario la domanda "Che c'hai un Euro?" e' sempre li', adesso senza l'imbarazzato aggiungere "Non dirlo a nessuno": pone la fatidica domanda con una naturalezza impressionante.
Una volta pero' ti cade un'occhio alla busta della spesa, noti che contiene esclusivamente prodotti di marca e non riesci a non pensare che tu ti servi solo al discount perche' quell'Euro salvato al supermercato possa essere li' nella tua tasca quando serve di darlo a chi ha piu' fame di te.
Non vuoi pensare che la vecchina dell'Euro semplicemente stia facendo la "furba" ma ti e' inevitabile.
Comunque non riesci a fargliene una colpa: il fatto e' che ci si difende come si puo' e la vecchina dell'Euro non fa eccezione. Tutto sommato non sai veramente come stanno le cose per lei e l'unico reale cambiamento e' che ora il famoso Euro resta sempre piu' spesso nella tua tasca.
Addendum: Ho sentito l'ex inquilino per ragioni legate a volture di bollette (sembra non si finisca mai, ma non mi arrendo) gli ho chiesto della vecchina dell'Euro. A quanto pare a lui e' capitato solo una volta, negli ultimi tempi... Appunto: non so come stanno le cose per la vecchina.
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