Sfondo di un verde chiaro e leggero, come una fogliolina giovane illuminata dal sole. In alto, al centro il numero due, al centro il titolo dell'album, scritto cosi' grande da dover essere mandato a capo, con opportuno trattino, tra la a e la enne: le lettere sono riempite con disegni di fiori, foglie, tronchi d'albero segati in modo da mostrarne le venature. Sotto, piccolo, il nome della band.
Play.
Prendete quattro giganti, metteteli in una stanza e lasciate che la magia avvenga.
E se non vi basta (del resto come potrebbe bastarvi?), fatelo una seconda volta: ecco a voi Botanica.
L'intento, a mio avviso riuscitissimo, dei Deproducers e' quello di re-insegnarci lo stupore verso la realta', dall'universo immensamente grande e lontano alla natura verde che ci circonda, stupore primordiale, vero, sincero, come quando eravamo bambini e guardavamo ad occhi spalancati le stelle di notte o le nervature delle foglie di giorno.
Il primo capitolo di questo "audiolibro" immaginifico era infatti dedicato allo spazio profondo, alle stelle, alle galassie, probabilmente la prima grande fascinazione di un essere umano nel momento in cui impara a guardare fuori e porsi domande... beh, almeno lo fu per me.
Il secondo capitolo, per l'appunto, e' dedicato alle piante, alla loro Vita imperscrutabile, al loro respiro lento e inesorabile.
A dare corpo e colore alle immagini poi, ci pensa la musica.
E che Musica!, scritta e suonata magistralmente, con eleganza: una morbida coperta da cui lasciarsi avvolgere, stordire e ipnotizzare, che i Signori Casacci, Cosma, Marock e Sinigallia (in rigoroso ordine alfabetico) ne sanno piu' di qualcosa su come ammaliare con suoni, ritmi, armonie.
Ecco, giusto un appunto, piu' che "musica da conferenza" come ho letto da qualche parte, vatti a ricordare dove, piuttosto direi "musica da documentario", non per sminuirne l'esattezza scientifica, sia chiaro, ma una conferenza sarebbe troppo tecnica perche' dei non-specialisti come me possano apprezzarne la bellezza, o stupirsene.
Di fatti lo scienziato da ringraziare questa volta e' Stefano Mancuso, che oltre ad essere (leggo in rete) il fondatore della controversa neurobiologia vegetale e' anche un abile TED-talker, perfettamente in grado quindi di comunicare con dei non addetti e farli pensare.
Ma se al primo ascolto ci si sofferma sulla musica, al secondo sui dati scientifici e al terzo sulle loro implicazioni, poi al quarto si ritorna in se stessi e dal quinto in avanti e' di nuovo la Musica, viene da dire scientificamente esatta, ad occupare la nostra attenzione e a farci sognare.
A rischio di ripetermi...
...2017, ottima annata almeno da quel lato dell'Atlantico.
Lista delle tracce
Pianeta verde
Dendrocronologia
Fotosintesi
Radici
Natura psicoattiva
Societa' vegetale
Global seed vault
Sviluppo di un fiore
Vegetazione modulare
Disboscamento
Botanica
Nessun commento:
Posta un commento